Il gene TILT è il responsabile della mancanza di raziocinio femminea. Pare sia figlio unigenito dell’unione dei due cromosomi “X”, il che spiegherebbe la sua totale assenza nel genere maschile.
Il gene Tilt esplica il suo ascendente sul genere femminile per lo più quando la femmina interagisce con l’altro sesso: assisteremo quindi a isterismi, gelosie, indagini furiose, proiezioni di sole congetture, date sulle base di mere intuizioni (c.d. “film mentali”) come nell’esempio che segue:
«Gli ho mandato l’sms un’ora fa! Perché non mi risponde??? Ecco lo sapeeevooo che non glielo dovevo mandare, lo sapevo!!! Ma che fa? Che fa di così importante da non rispondere a me!!! Adesso gli dico che ho sbagliato numero, no gli dico che è un cafone e un bastardo! No anzi non gli dico niente perché tanto a me non me ne frega niente di lui! Ecco!»
La Sig.ra Razionalità, questa sconosciuta, avrebbe suggerito la seguente soluzione:
«Non ha credito. Non è una giustificazione, te l’ha detto proprio! Pour parler. Quindi non si stava giustificando. Te l’ha detto ieri sera, ricordi? Stava con TE, ieri sera. Non un mese fa, ieri sera. E poi è passata solo un’ora. Sessanta miseri minuti. Tu impieghi un’ora per metterti la crema idratante, figurati se nel mentre controlli il cellulare!»
Esempi comuni della negatività del gene Tilt sono dati anche dalle frequentissime espressioni, purtroppo note a tutti, del tipo:
«Chi è QUELLA?»
«Ah ti sei scordato? Ti sei scordato??? Allora si vede che non sono così importante!!!»
«Così non va proprio… »
«Forse non ho capito bene… »
«Ma tu mi ami?»
Tuttavia si nota anche un effetto benefico del gene Tilt: il cosiddetto effetto del “Rincretinimento totale” della femmina in amore.
La suddetta presenterà quindi un sorriso beato, la risatina immediata a ogni parola di lui, soventi sospiri, i famigerati “occhi a cuoricino” e totale devozione al suo signore padrone.
Sicché, quello che un minuto prima era “Quel gran Bastardo che non mi chiama”, ad ogni sorriso e carineria di LUI si tramuterà ne “Il mio Principe che mi ama”.
In sostanza la funzione del gene Tilt si appalesa nel duplice comportamento bipolare femminile: stronza/zucchero.
Entrambi caratterizzati dal distacco temporaneo con la parte razionale.
In rari casi il Distacco può essere irreversibile. Assisteremo quindi ad un aggravamento che sfocerà nel tipo di donna, rispettivamente, “Esaurita Acidam – Iena No Ridens Mai” o “Esaurita Felicitas – Iena Ridens”.
Un soggetto intervistato, che per privacy chiameremo BB, ha affermato quanto segue:
«Se, non dico tanto, ma giusto un pochino, gli uomini si ossessionassero un po’ come facciamo noi, a noi farebbe parecchio piacere. Non dico tanto, ma giusto ogni tanto…»
Recenti studi affermano, inoltre, che il gene Tilt risieda nientemeno che nell’anima delle donne. Il che spiegherebbe perché, appena incontriamo qualcuno, ci atteggiamo o da stronza o da zucchero. Perché l’anima sta sempre un passo avanti e appena incontra un individuo trasmette l’emozione che questi le suscita direttamente al gene Tilt, che fa manifestare la reazione.
Infatti… Appena ho visto te la mia anima ha fatto Tilt…
…poi l’anima de li mejo ‘cci tua ha fatto tutto il resto…
Foto di Manuela Vanzulli.
Prima pubblicazione: 18.01.2013