È Natale ma non mi sento per niente più buona.
Non mi faccio contagiare dal falso buonismo che imperversa in questi giorni, lo vendono al supermercato vicino ai panettoni, si chiama “Falsa aria felice festaiola”.
Dovrei fingere e mettermi una maschera di allegria perché è Natale! Ma non mi va per niente, in questi giorni mi gira male e pure parecchio.
Adoravo il periodo delle Feste…
Mi inebriavo dell’odore dell’abete quello vero, pungente: sapeva di casa, di calore, di gioia. Addobbarlo doveva essere un’impresa perfetta: il filo delle luci da mettere per primo, a spirale, di modo che l’albero si accendesse in maniera omogenea e armonica, i colori delle palline perfettamente alternati, la punta sempre dritta e sempre più grande e doveva risultare coperto per bene in ogni punto. Tutti i regali disposti sotto, tanti, sperando di non aver dimenticato nessuno.
Poi c’era il presepe. Si dava la caccia al muschio quello vero, quello con la zolla, di quel verde intenso che sembrava finto. Ogni anno compravo un personaggio in più per arricchirlo, il ciabattino, il falegname, il fabbro… Il filo delle luci non si doveva assolutamente vedere e, se non trovavo degli specchi, facevo l’acqua con la carta stagnola. Aspettavo la Mezzanotte esatta per posizionare Gesù Bambino e mi dispiaceva davvero tanto che i tre Re Magi si godessero quello spettacolo per un giorno soltanto! Perché il 7 Gennaio si smontava tutto, finito. Bisognerà aspettare un intero anno! Troppo! Chi ce la fa?
A volte tiravo addirittura fuori le lucine quando non era periodo, solo per vedere quello scintillio. Adoravo ammirare al buio l’accendi-spegni luminoso, di una cadenza perfetta, rassicurante.
Adoravo tutto questo, ora mi disgusta. Ora vorrei addormentarmi l’8 Dicembre e svegliarmi il 7 Gennaio.
Mi sono resa conto di non essere la sola a odiare le Feste. Mi capita troppo spesso di sentire qualcuno che dice «A me le Feste non piacciono per niente…» mentre lo dice noti negli occhi un velo di tristezza e avverti che pronuncia quelle parole con sentito dispiacere, perché tutti dovrebbero adorare le Feste. Le famiglie si riuniscono, si mangia, si beve, ci si fanno i regali, si torna bambini. Quelli che lo dicono, da tanto tempo non parlano con il loro bambino interiore. Li riconosci. Qualcosa li ha induriti, non godono più dello scintillio e se la prendono con le Feste. È così facile poi! Sotto le Feste c’è sempre traffico, la gente impazzisce, a fare shopping non si può andare, i prezzi si triplicano e ti fanno sempre regali del cavolo. Dannatissime Feste!
Negli ultimi anni, poi, iniziano con panettoni e lucine già da metà ottobre tanto per allungarci l’agonia.
Il rodimento stona con le feste natalizie. Per questo tanti fanno solo finta di essere felici. Se non sei felice in questi giorni, sei strano e sei un guastafeste, appunto. C’è una ghettizzazione verso quelli-che-non-amano-le-feste. Noi siamo il male. Noi siamo come il Grinch.
A me e a questi tipi qui, capita SEMPRE quello (o quelli) che dicono «Ma perchééé??? È così bello il Nataleee!!! Non puoi essere così arido! Dovresti essere felice, dovresti amare questi giorni, dovresti…» DOVRESTI…
Già dobbiamo sopportare questo periodo sperando che passi il più presto possibile, poi, come al solito, c’è sempre qualcuno pronto a biasimarti che ti dice come DOVRESTI sentirti.
Miei cari “Moralizzatori”, sappiate che c’è un motivo per cui abbiamo iniziato a odiare le Feste. C’è un motivo se abbiamo soffocato con la neve artificiale il nostro fanciullino, c’è un motivo se abbiamo spento tutte le luci e sicuramente questo fa molto più male a noi che a voi. Quindi, per favore, non rompeteci le palle, soprattutto quelle di Natale!
Dedicato a chi è solo, a chi vorrebbe festeggiare il Natale con chi non c’è, a chi ha amato tanto le Feste che ora le odia. Vi auguro e mi auguro, con tutto il cuore, tanto calore e luce e non solo a Natale. BBxx
Prima pubblicazione: 23.12.2013