Dicesi “Bimbaminkia” esponenti della categoria femminile in età compresa dall’adolescenziale fino, al massimo, al quarto di secolo. Ma, come già detto per le MILF , Bimbaminkia è un modo di essere, quindi questo stato si può protrarre anche oltre l’età menzionata o manifestarsi molto prima.
I Bimbiminkia di sesso maschile non mi infastidiscono più di tanto, sul serio. Perché comunque i maschietti di quella età sono, per definizione, dei coglioni, quindi non vedo la differenza con le vecchie generazioni. Ma le femminucce…!
Le Bimbeminkia hanno lo spessore intellettuale delle loro sopracciglia a parentesi tonda orizzontale anoressica, la simpatia dello spigolo che ti si incarna nell’alluce, le manie di protagonismo delle starlette prezzemoline del caso.
Si esprimono in siffatta maniera:
Amo, Teso, Ti lovvo, Ti amo tanto, Vita mia, Scialla, Sei bellissima, Tu di più, ecc…
E graficamente si presentano così:
ma x’ xò qll nn t ha kiam qst prp nn l o kpt ke OO kiudo t tel da dv dgt km qs tvb tvtb lol -.- trp bl bn tnt +o-
(mi si seccheranno gli indici… ).
Se ne vanno in giro con le macchinine col cipiglio da guidatrici consumate e infastidite, sigaretta in mano e quintalate di rossetto sulle labbra. Queste ultime non devono mai essere trascurate perché rappresentano il fulcro dei “selfie” da postare sui vari social network. Sono infatti le inventrici e fruitrici più che abituali della posa a “cul de poule” (dire “culo di gallina” mi sembrava un po’ scortese…)
Le foto da postare devono assolutamente essere accompagnate da frasi ad effetto.
Si va dai giovani rapper moderni (Bimbiminkia doc) dei quali non mi sono presa il disturbo di memorizzare i nomi, a frasi drammatiche e squisitamente sbellicose del tipo:
«La mia vita è finita… »
Davvero ciccia, che è successo? Si sono sciolti gli One Direction?? Ti hanno messo in punizione e non puoi più seguire Violetta?? Ohibò, perbaccolina la vita è davvero infame!
Non so se sia dovuto al fatto che siano cresciute a pane e internet, che la tv abbia fatto loro da baby-sitter o che la generazione dei “sessanta/settanta” sia stata un fallimento dal punto di vista genitoriale, so solo che guardandosi in giro e sentendo anche i recenti fatti di cronaca, posso solo considerare che, se queste sono le generazioni future, io auspico l’estinzione della specie.
Mi vanto di appartenere all’ultima generazione “sana”, cresciuta con le campane e i giochi in strada, quella dei “questo si può e questo no”, quella di un solo televisore in casa del quale non avevi assolutamente mai il controllo, quelle che giocavano con le Barbie. Queste giocano coi Big Gim, veri. Hanno telefonini da ottocento euro, che, da brava tardona, voglio quantificare col vecchio conio: un milione e mezzo. Pensatelo ai tempi nostri (e non parliamo di secoli fa, sia chiaro): «Bella di papà, tieni il tuo telefono da un milione e mezzo!» Ok, vi lascio il tempo di ridere.
Quindi alle Bimbominkia è concesso tutto, quasi come premi per sopperire le assenze per lavoro o per compensare il trauma della separazione dei genitori. Ma a volte no, troppo spesso è un chiedere e ottenere, senza nessuno sforzo, senza nessun merito. Perché “Gli altri ce l’hanno, gli altri lo fanno…” che, da figli, l’abbiamo detto tutti, ma quando iniziano a dirlo i genitori nascono i casini.
Queste Cenerentole moderne che a mezzanotte non rincasano, ma escono, non conoscono quindi la bellezza del sudarsi le cose, il sapore delle rinunce, dei divieti e delle conquiste e per questo risultano una triste parodia di donne vissute che non si meravigliano più di nulla, in costante affannosa ricerca del nuovo, perché prima dei vent’anni hanno ottenuto/fatto/visto tutto e perennemente insoddisfatte che, invece di ringraziare, vogliono sempre di più. E nessuno si permetta di dire “No” a una Bimbominkia! Sarete insultati e, magari, poi anche pestati dai genitori..
Sebbene esteriormente si presentino tutte allo stesso modo: mini shorts (che se lo possano permettere o meno…), magliettine attillate (idem), tutto rigorosamente di marca e di quella marca, iphone perennemente in mano curate con nail art estrema, stesso taglio su capello liscio, trucco perfetto, cappellino (facoltativo) e zainetto di quella marca, all’interno delle Bimbominkia, c’è una sola basilare distinzione, data dal differente comportamento: la Bimbominkia coatta e la Bimbominkia f*** d’oro.
Le prime fanno della cafonaggine esasperata il loro modo di essere: hanno la postura di Godzilla, adornano le loro frasi con bestemmie a ripetizione, si chiamano tra di loro “troia” (perché se vonno bene…). A titolo di esempio, l’unica frase che posso riportare sentita da me medesima, per rendere leggermente l’idea è:
«Aho te do ‘na pizza che te sgrullo i piercing…».
Le seconde sono quelle che vanno dal parrucchiere da quando avevano otto anni, mettono lo smalto dai dieci, si truccano dai dodici e sono estremamente educate. Sanno perfino che è buona educazione dare del “lei” alle persone più grandi e l’ho imparato, ahimè, a mie spese. Le prime volte che succedeva mi arrabbiavo molto, mi veniva voglia di dire alle Bimbominkia: «Scusa quanti anni pensi che abbia?? Come ti permetti di chiamarmi Signora?? Non sono nemmeno sposata e avrò cinque anni più di te! Brutta cr*%£&%”ç@!!». Adesso no. Ogni qualvolta una Bimbominkia si rivolge a me dandomi del “Lei” o chiamandomi “Signora”, io non mi incazzo più ma sorrido. Perché, mia cara Bimbominkia, io so una cosa che tu ancora non sai e che mi ripeto mentalmente mentre ti sorrido:
Molto, molto presto, prima che tu te ne renda conto, avrai la mia stessa età e ti sembrerà impossibile che il tempo sia passato così in fretta quando sembrava che non passasse mai. Ti sembrerà impossibile non essere più considerata una ragazzina. E un bello, bellissimo giorno, una Bimbominkia di nuova generazione si rivolgerà a una te incredula dicendoti «Scusi, Signora». Se Dio vuole, le Bimbominkia di nuova generazione saranno ancora più odiose e fastidiose di quanto non siate voi ed è proprio per questo che me la rido! Karma, ti lovvo!
NdBB: Le foto hanno scopo meramente illustrativo, non imitare!
Prima Pubblicazione: 25/07/2014
Articolo geniale
😉
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