I PRELIMINARI DEI PRELIMINARI…

«Se ti piace, devi farti sotto, prima che lo faccia qualcun’altra!!»

Adoro “Harry ti presento Sally”, è uno dei miei film preferiti e ricco di scene emblematiche. In una di queste – sedute ad un tavolo di un bar- due amiche suggeriscono a Sally di sposarsi in fretta perché a una che conoscono il marito è defunto due mesi dopo il matrimonio. «Dovrei sposare uno per prevenire il suo decesso??»

«Almeno potresti dire di essere stata sposata!» harry-ti-presento-sally-4

Ecco. Le amiche sanno sempre cosa dovresti fare. La scena che sto vivendo io è all’incirca quella, solo che io non sono Meg Ryan e la mia vita non è mai stata un film romantico.

In questo caso io dovrei provarci con uno per prevenire la sua fuga con un’altra. Ma se mi offrissi a qualcuno – per rimanere sui film – sembrerei tipo Fantozzi quando va dalla Silvani e le dice «Prendimi!» più o meno così. Ma le amiche sanno sempre cosa dovresti fare!

«Scusa tanto cos’hai da perdere?»

Dignità? Amor proprio? Quintalate di già scarsa autostima? La libertà? Poiché non uscirei più di casa per l’imbarazzo? Potrei fare un elenco inesauribile…

«Comunque questa fase mi piace troooppooo!! I preliminari dei preliminari!! Li adorooo!! È tutto così bello!! Eccitante!! Nuovo!!»

Certo, quando lo vivono gli altri è tutto fantastico e fichissimo, per me è solo immensamente stressante.

No, non ce la posso fare…

I preliminari dei preliminari rappresentano quella fase limbica nella quale forse ti piace uno, ma forse no. Forse tu piaci a lui, ma forse no. Forse siamo tutti psicopatici, sì, quello decisamente. Comunque in sintesi è il periodo che – quando va bene – precede una vera e propria frequentazione, quello di studio, di sondaggio, di gioco. In cui ogni gesto è interpretabile, ti toglie o ti dà speranza, la fase del “NonCeStoACapìNiente”, in sostanza! Io, chiaramente, leggo tutto in chiave catastrofica e pure una cosa bella la dimentico subito perché poi partono sei milioni di paranoie in fila per sei col resto di due, che la offuscano di brutto. Ma saranno solo deliri o la dura realtà? Perché sì, è tutto bello, nuovo ed eccitante, ma rimanete tu da una parte e lui dall’altra, con le rispettive vite al proprio posto, quindi che cambia?

No, non ce la posso fare…

«A me sembra che tu te la stia facendo sotto! Ecco, adesso te l’ho detto!» Io?? Ma come si permette?? Sono una roccia e queste cose non mi sfiorano nemmeno!

«Non se la sta facendo sotto, è che non sa nemmeno lei quello che vuole!»

Già, questo è vero. Quando inizierò a capirmi non sarà mai troppo tardi. Però pure Lui ci mette del suo, eh!! Lui, ecco. Questo soggetto sconosciuto che occupa i miei pensieri. Sarebbe tutto molto più semplice se mi prendesse e mi sbattesse al muro, almeno non avrei più dubbi da entrambe le parti: manifesterebbe il suo interesse e – se lo lasciassi fare – capirei che ce l’ho anch’io, sennò viceversa. Ma Lui non si produce in gesti clamorosi e inequivocabili, figuriamoci crepare un muro. Non li fanno più gli uomini di una volta e forse neanche i muri.bambini

A giustificazione o tentativo di comprensione dell’inattività del circa-oggetto dei miei desideri, parte l’analisi del “Forse Lui”, la fanno loro, giuro. Perché io in questo sono migliorata e non mi lambicco più il cervelletto. Mi baso sui fatti e basta. Ma loro, le amiche-consigliere, devono capire:

Forse Lui non sa se tu sei interessata (Adesso mi appendo un cartello al collo con su scritto:”Se la vuoi, te la do!”); Forse Lui è rimasto scottato dalle storie precedenti (Certo, solo lui! Noi siamo tutti immacolati!); Forse Lui ha paura. (Giuro che questa è quella che odio di più!! Ma paura de che?? E solo lui poi??); Forse Lui ha un’altra o altre e non sa decidere (Parolacce, svariate parolacce…)

Le ho lasciate sfogare finora e sono rimasta in silenzio. Ma qualcosina da dire la avrei…

Partiamo dalla frase che mi ha particolarmente colpito:

«Devi farti sotto, prima che lo faccia qualcun’altra!»

«Scusate non potrebbe farsi sotto qualcun altro anche con me? Allora perché Lui sembra non preoccuparsene? Perché devo essere io, o – in generale- la donna, quella che ci rimette?

Perché, a parità di condizioni, si tende a pensare che sia la donna a perdere un’occasione e mai l’uomo? Eppure quanti sono tornati da noi? TUTTI! Tutti si sono resi conto solo dopo di quel che avevano perso. Quindi qualcosa valiamo, no? Per quale motivo allora dovrei credere che se non faccio qualcosa in fretta, mi venga soffiato da davanti e che sia terribile solo per me? Non dovrebbe avere anche lui paura di perdermi?

Sapete che penso? Se qualcuna “lo porta via”, sarebbe andato via comunque, è semplice. Allora molto meglio subito!

Perché dovrei farmi prendere dall’ansia dell’azione, quando ancora non so che pensare, solo per paura di farmi sfuggire la “preda”? Io sono femmina, sono una preda per antonomasia, eppure sono lasciata libera! Non merito più nemmeno di essere corteggiata? Dovrei servirgliela su un bel piattino e dire: “Guarda un po’? È tutta per te!” Lo sapete che c’è? Non mi piace! E non vedo perché dovrei farlo. Ci hanno insegnato che gli uomini sono cacciatori e poi gli portiamo la selvaggina in casa! Come se non fossero più abilitati alla caccia! Eppure mi pare che, tutti i giorni, incontriamo uomini che ci provano e non mi sembra che serva incoraggiarli o stuzzicarli! Anzi! Però poi, se ci interessa qualcuno e questo non fa niente, dobbiamo muoverci noi! Dimenticandoci di essere fanciulle da conquistare.  È un discorso all’antica? Sembro mia nonna? Perfetto. L’esperienza mi ha insegnato che se uno davvero ti vuole, ti cerca, ti trova e fa di tutto per averti. Punto. Poi possiamo metterci tutte le scusanti del mondo, ma la verità è questa.

Non fa nulla? Evidentemente non c’è interesse, pace! Che dobbiamo fare?? Dovrei supplicarlo?? Ti preegooo… Anche no, grazie!

Vogliamo parlare della paura?? Io sono terrorizzata!! Eppure il piacere vincerebbe, è così che accade. Se ti vuoi vivere una persona, lo fai. La garanzia del successo non te la dà nessuno, eppure vedo incoscienti che ci provano tutti i giorni!

Quante volte abbiamo sofferto, eppure siamo ancora qui! Questa scusa della paura è diventata inaccettabile, davvero!

E sapete che c’è? Che, nonostante questo, sono pure carina con lui, tanto! No, non mi guardate così, che è vero! Sono dolce, presente ma non soffocante, sono irriconoscibile insomma! Mi sto impegnando, ok? Certo non posso lobotomizzarmi, ma ci provo. E lui lo sa. Quindi dovrebbe apprezzarlo, ecco! Sì, ok, pure lui è carino con me, ma mica sempre! Non facciamolo diventare un santo, per favore!! Perché io sono strana, ma pure Lui…

Dovrei temere o accettare uno che si scorda di me se fiuta un’altra gonna? Uno che il secondo prima c‘è, un attimo dopo scompare e riappare a suo piacimento? Prima dolce e carino e poi distanza e paletti e per giorni non esisto? No, grazie. Non mi interessa.

Non sa decidere? Non sai scegliere? Perfetto, la decisione la prendo io perché non competo. Ti lascio a tutte le altre. Se non fa una scelta, per me ha già scelto.

Dovrei convincerlo che io sono la migliore? Non lo farò… Deve essere una libera scelta. Anche io mi perdo tutti gli altri e ne sono consapevole. Ma adesso, qui, ora, me ne interesserebbe uno. Uno solo. Ne ho scelto uno.

E sapete che sono in grado di stare da sola, questo l’abbiamo capito tutti. Quindi non sarebbe un bisogno da soddisfare a tutti i costi. È un piacere. Passare del tempo con questa persona, perché mi piace quando stiamo insieme. È semplice.

Dovrebbe essere semplice e invece? Siamo qui che parliamo, formuliamo congetture, creiamo… Sono i fatti a parlare per noi: ognuno per la propria strada. I motivi non li conosco e forse non li conoscerò mai, ma per ora l’evidenza è questa. E questo deve contare per me. Dovrei forzare gli eventi per quale motivo? Penso che se ci tieni, ci sei. Punto. Deve fare la differenza nella mia vita e, per farlo, deve esserci. Ho bisogno di Presenze. Perché di Assenze ne ho abbastanza, in tutti i sensi. E di sicuro non posso pretendere attenzioni costanti da qualcuno per il quale IO evidentemente non faccio la differenza. È semplice… Quindi la questione si chiude qui»

È esattamente tutto quel che ho realizzato in un attimo. Così limpido e cristallino da sorprendere anche me, la mia mente incasinata e il cuoricino rattoppato. Mi applaudo da sola.

03_941-705_resizeAfferro la cannuccia e giro compiaciuta il mio cocktail. Sorseggio e alzo lo sguardo, al nostro tavolo del bar, trovo quattro occhi che cercano di decifrare le mie mosse e due bocche che quasi in coro urlano:

«Tu che pensi??»

Ah perché mica ho detto loro tutte queste cose, figuriamoci! Me le tengo per me. Poi sennò mi dicono di nuovo qualche altra frase che mi fa intrippare. No, no. Lo sono già abbastanza. Demolirebbero una ad una le mie argomentazioni fantastiche e detesto quando lo fanno. Poi comincerebbero a dire che sono una vigliacca che scappa e mi dipingerebbero come una fifona conta-scuse.

E subito a difendere Lui, capito? Lui!! Solo perché ogni tanto mi passa per la testa, loro fanno tutta questa storia… Lui viene sostenuto per preservare questo sogno, perché pare che – quando parli di Lui – io sorrida, pure tanto. Io? Ma dai chi ci crede? Mi ci vedete?? Sono delle pazze deliranti che non vedono l’ora di vedermi felice.

«Non ne vale la pena. Se le cose stanno così, non ne vale la pena. Inutile provarci…»

A volte possiedo proprio il dono della sintesi. In fondo, la sostanza è questa.

Il suono del mio telefono e di scatto mi giro a guardarlo. Messaggio arrivato. Un’altra amica. No, non è lui, ci avevate sperato anche voi? Pazienza.

«Sai, è per questo che ci si prova ancora… »

«Per cosa?»

«Per l’espressione che hai fatto quando hai sentito il suono del telefono, per il sorriso che fai se vedi che è lui e per la gioia nei tuoi occhi quando vi vedete… E non ti vedevamo così da tanto… per questo ne vale ancora la pena…»

Mordo la cannuccia. Però mica l’hanno detto che non era Lui!! Ora si prende anche meriti che non ha!! Ve l’ho detto che sono delle pazze faziose!

I preliminari mi piacciono parecchio, i preliminari dei preliminari li detesto. A volte andare dritti al sodo è meglio, in entrambi i casi. Che stress!

Tutto ciò che ho pensato è giusto, fila, va bene per me. Ma magari potrebbero esserci delle attenuati, o cerco ancora giustificazioni che contraddicano l’evidenza?

No, non ce la posso fare…

Di nuovo lo squillo del telefono a distrarmi dai miei pensieri e io che, istantaneamente, sorrido. Tra due secondi forse lo farò ancora di più, o forse resterò nuovamente delusa. Tra poco lo scoprirò.

Cosa succederà? Anche quello scoprirò, non so quando. Forse agirò io, forse lui. Forse entrambi o nessuno. Non si sa, nessuno può saperlo.

Che faccio? Boh!

Per ora, guardo solo il telefono…

«Io ti voglio bene, ma non so se mi conviene perché c’ho un po’ paura di soffrire.
Potrei anche morire. Allora onde evitare di farci male, sarebbe meglio forse lasciar stare.
Non mi chiamare più, io non ti cercherò. Però rimane questo grande “non lo so”… »

Irene Grandi

amiche-sex-and-the-city

A quelle sedute sempre con me,

al tavolo della mia vita…

(Sì, non dovete più confidarmi niente… 😉 )

 

 

I PRELIMINARI DEI PRELIMINARI continuano QUIQUI e QUI

3 risposte a "I PRELIMINARI DEI PRELIMINARI…"

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