Tornano tutti.
Lo sostengo da sempre e l’ho appurato innumerevoli volte.
Tornano tutti.
Basta aspettare.
O, meglio, basta non aspettare.
Basta andare avanti con la propria vita, affrancandosi dal pensiero di costoro, scordandosene.
Loro non si scorderanno.
“Chi l’ha visto?” potrebbe campare per decine di puntate sulle mie spalle.
Me la figuro pure la Sciarelli, nella sua impeccabile compostezza, ad annunciare:
«Oggi, e nelle settimane a venire, ci occuperemo di tutti i pretendenti di BB spariti nel nulla. Che fine hanno fatto? Chi li ha visti? Perché lei non li ha proprio più sentiti!».
«Sciarelli, questi sono scomparsi da un giorno all’altro! Io non gli ho fatto niente, giuro!»
Più o meno così.
Nel mio lungo curriculum sentimentale, annovero infiniti quanto inequivocabili dileguamenti sine verbo.
Inaspettati e apparentemente immotivati.
Che lasciano deluse, sgomente, arrabbiate.
E, purtroppo, anche tutta una serie di interrogativi che difficilmente trovano spiegazioni.
«Ma non è che gli è successo qualcosa? Una si preoccupa pure! Magari gli mando un messaggio, giusto per sapere se sta bene…»
Voci nella testa in coro: «No!»
Sciarelli: «NO!»
Telefonata da casa: «No!»
BB: «Uffa, che palle»
In questi casi – in effetti – è opportuno rispondere col silenzio a queste azioni vigliacche e immature.
Basta andare avanti.
Basta non pensarci.
Basta pazientare.
Questo silenzio viene rotto da un messaggio, un tentativo di riavvicinamento, un tastare il terreno, un… ma che vuoi? Adesso ti ricordi di me…?
Che hai fatto?
Non mi pare tu ti sia preoccupato per la mia di salute.
E poi perché prodursi nello squallido numero del fantasma?
Che senso ha?
Basta pazientare.
Perché torneranno.
Tornano sempre.
Tornano TUTTI.
A produrre testimonianza della loro presenza con un messaggio, una telefonata, quando non importa più riceverli.
Allora, sì.
Allora sarebbero stati graditi, vitali, sicuramente importanti.
Da quella riva del fiume sulle quale amo sedermi, li vedo passare, uno ad uno.
Tornano sempre.
Tornano TUTTI.
Tornano quando non te ne frega proprio più un cazzo.
E ogni volta quando accade, ogni benedetta volta, reagisco sempre allo steso modo.
Rido.
Ma oggi, no.
Oggi questo ritorno, che si somma a tutti gli altri, non mi fa sorridere.
Oggi mi fa incazzare.
Ci hanno insegnato che “In amore vince chi fugge”. Grossa cazzata.
Non ho mai considerato attraente rincorrere, né tantomeno essere rincorsa.
Quando percepisco un allontanamento, mi allontano a mia volta. D’istinto, per difesa, perché credo che in amore vinca chi si viene incontro.
Ed è per questo che mi hanno iniziato a infastidire i ritorni. Perché se io mi allontano, non lo faccio per gioco o per testare la veridicità del detto della fuga. Se mi allontano è perché non mi trovo più bene dove sto.
Se mi allontano, dopo che ho provato in tutti i modi a stare vicino a qualcuno, non mi interessa essere rincorsa, perché non mi interessa più quella vicinanza.
Se tenete a distanza qualcuno e questi vi asseconda, quindi si distacca, fino ad andarsene, poi per quale motivo cercate di colmare quella lontananza che voi stessi avete creato?
Gente,
uomini, donne, grandi, piccini, gay, etero, pansessuali, vi devo proprio dire una cosa:
quando decidete deliberatamente di ripiombare nella vita di qualcuno, rubando le stupende parole di una mia cara amica, ricordate che state compiendo solo un gesto egoistico.
Magari avete quel senso di colpa che non si placa, be’, dovete tenervelo.
Non è compito dell’altra persona fare i conti con i vostri mostri. Anche se, probabilmente, l’ha già fatto.
Quando decidete di spezzare il salvifico silenzio che si interpone fra di voi, dovete considerare che nella maggior parte dei casi, non otterrete quel che avreste voluto.
Quindi, evitate.
Ammetto che la mia autostima fa la ola per ogni vostro ritorno, per ogni gesto di riavvicinamento, ma non basta.
Ricordiamoci tutti che:
Tornato tutti;
Tornano tutti, mordendosi le mani;
Tornano tutti quando sarebbe bastato semplicemente non allontanarsi affatto;
La vendetta sovente arriva quando non ci pensiamo più e, spessissimo, senza fare nulla;
Il Karma è micidiale.
E, più importante di tutto:
Le persone bisogna apprezzarle quando le abbiamo a fianco e non solo una volta perse.
Ci potevate e dovevate pensare prima.
Quindi, occhio a quel che fate, perché prima o poi, vi attaccherete tutti al Karma.
Tornano tutti, è vero. Ma che tristezza
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