DONNE CHE ODIANO LE DONNE…

Qualche giorno fa mi è capitato tra le mani un libro intitolato “Donne che odiano le donne”. Ho dato un’occhiata alla descrizione, ho sorriso e l’ho chiuso. Non lo leggerò mai. “Le prime nemiche delle donne sono le donne” è tristemente vero e non voglio leggere un testo che me lo confermi.
Diciamoci la verità: dagli uomini certe meschinità ce le aspettiamo, dalle altre donne quasi mai. Da donne che dicono di volerti bene, decisamente no. Eppure capita molto, molto spesso… Nessun uomo, per quanto cattivo, potrà mai raggiungere la perfidia di una donna. Quella stessa perfidia che troppo frequentemente viene indirizzata verso altre fanciulle: invidie, gelosie, ripicche… Quanta energia sprecata! Ci saranno sempre donne più belle e più intelligenti di noi, ma è vero anche il contrario, per fortuna! Perché farsi una guerra inutile, continua, alimentata dall’insicurezza, piuttosto che allearci e aiutarci l’una con l’altra?
Le sorellastre erano donne, le matrigne cattive pure, anche nelle favole più belle risiede la mesta consapevolezza che sul tuo cammino incontrerai molte streghe. Allora cerchiamo di avere cura delle nostre fate. Alcune sono sempre al nostro fianco, altre a chilometri di distanza, altre ancora sono presenti da anni ma magari non costantemente, ma ci va bene così e alcune hanno arricchito da poco la nostra esistenza.
Le nostre amiche ci ricordano che non siamo sole, MAI. Certi uomini sono di passaggio, le donne della nostra vita sono PER SEMPRE. Non dimentichiamolo. Un appuntamento non ha importanza se non puoi chiedere consiglio su cosa indossare, un pianto non è lo stesso se non c’è nessuno che ti abbraccia, un problema fa meno paura se viene condiviso e una bella notizia non è tale se non hai delle amiche cui raccontarla. Ricordiamolo, tutti i giorni.
Siate sorelle, siate buone e amatevi tanto, vi siete scelte PER SEMPRE.
È un periodo particolare, ma non voglio dimenticarmi di voi. A voi e alle donne della mia VITA, tutti i giorni…
BBxx

Lei (oltre le apparenze…)

Lei è una come tante, ma nessuna è come lei.8 - Gustav-Klimt-1862-1918.....

Lei è una che con lo specchio è sempre una guerra.

Lei è splendida. Ma l’unica che non se ne rende conto è Lei.

Lei è una che ha una paura terribile che qualcuno entri nella sua vita, ma ancora di più che non voglia farlo.

Lei è una che si fa un milione di problemi solo per dire una parola e, dopo che l’ha fatto, su come poteva dirla meglio o diversamente o affatto. Per questo è una che parla poco, perché ha sempre il terrore di sbagliare, ma questo viene scambiato per “asocialità”.

Lei è molto timida e difficilmente riesce ad attaccare bottone. Ma questo viene scambiato per “tirarsela”.

Lei è una che ci mette il cuore, anche se si fa sempre male.

Lei è una che preferisce farsi vedere sempre sorridente, piuttosto che farsi compatire.

Lei è una che incassa i colpi pensando «Io non lo avrei mai fatto, io non mi sarei mai comportata così».

Lei è una che non si sente mai “abbastanza” perché considera gli altri sempre “troppo”.

Lei è una che non chiede mai Aiuto perché ha paura di disturbare e perché non vuole annoiare gli altri con i suoi casini… Ma questo viene visto come “altezzosità” e “chiusura”.

Lei è una che se deve mandare un messaggio sceglie ogni singola parola perché l’insicurezza le fa sempre temere di sbagliare e molto spesso le impedisce anche di mandarlo, ma questo viene visto come “indifferenza”.

Lei è una che si dispiace che molto spesso con Lei non si vada oltre l’apparenza e che non si voglia scoprire se l’etichetta messa corrisponda o meno a quella che è davvero Lei.

Lei è una che non si vergogna di dire due delle parole più temute al mondo e che forse ne abusa anche: «Scusa» e «Grazie».

Lei è una che giustifica sempre gli altri e mai se stessa.

Lei è piena…

È piena di «Però tu sei speciale» detti da persone che non l’hanno voluta vedere più.
È piena di chiamate non ricevute, sms senza risposta, consigli non richiesti, convinzioni altrui su come debba comportarsi, cosa dire… È piena di doveri. Di “Si fa” e “Non si fa”, di regole, troppo spesso non scritte da Lei. È piena di «Mi manchi»  non detti e non sentiti…  È piena di porte chiuse con gioia. È piena di bugiardi «Non importa».  È piena di paure. Ma è anche piena di entusiasmo, di abbracci dati e ricevuti, emozioni inaspettate, fragilità e forza, ripartenze…

Lei è una che va in pezzi in un momento, incolla tutti i pezzi con le sue lacrime, tira su con il naso, asciuga il mascara colato e si sorride allo specchio, perché si vuole ancora bene.

Lei è una che quando sorride illumina il mondo…

Lei è una che crede: crede nei sogni, spesso vuole credere ancora nelle favole, crede in quello che raccontano i suoi libri, i suoi film e le sue canzoni preferite, crede nelle sue amiche, crede nei suoi “pezzi di vita” che custodisce e non dimenticherà mai, fatti di volti, di sguardi, di posti, di date, di risate, di parole, di emozioni… Crede che se continua a credere forse diventerà tutto realtà, che poi credere non le costa nulla… E soprattutto e nonostante tutto continua a credere in se stessa.

Lei è una che aspetta di sentirsi dire «Mi prenderò cura di te» e intanto Lei si prende cura di tutti.

Lei è una che non finge e non mente, anche se sa che questo non a tutti piace, ma Lei è una che di questi se ne frega.

Lei è una che se ti cancella dal suo cuore lo fa per davvero, perché sa che ti ci ha tenuto anche troppo.

Lei è “buona”: buona figlia, buona amica, buona fidanzata, buona moglie, buona amante, buona madre… E si chiede se gli altri si preoccupino di essere abbastanza “buoni” per Lei.

Lei è Ogni Volta…

Ogni volta che ha voltato le spalle sperando in un «Resta». Ogni volta che è rimasta, consapevole che non era nel posto giusto. Ogni volta che ha anteposto qualcuno a Lei, sbagliando. Ogni volta che si è buttata via dimenticandosi del suo valore o pensando che c’era sempre qualcuno che valesse molto più di Lei, sbagliando. Ogni volta che si è sentita al culmine della felicità, tanto da avere paura che la favola finisse. E ogni volta che il dolore si è impadronito di Lei spegnendole gli occhi. Ogni volta che ha riso fino alle lacrime, che ha ed è stata supportata, consolata, ascoltata o è stata cattiva come solo una donna può esserlo.

Ogni volta che ha parlato, sparlato, chiesto, indagato, pianto, urlato, bevuto, cantato, ballato, creduto, sperato, Amato… È stata lei. Perché Lei è tutto questo e molto di più.

Lei è proprio come me e proprio come te.

E quelle come te e me di chi non va oltre l’apparenza se ne fregano, perché noi sappiamo di essere Stelle e nessuno può offuscare la nostra luce, non solo l’otto marzo ma tutti i giorni!

 Prima pubblicazione: 08.03.2013