BB & I SEGRETI DEL SESSO

In questi giorni, ehm… mesi… ehm… anni… va be’, COME SEMPRE, sto avendo interessantissime discussioni con altri esseri umani, riguardo preferenze sessuali, fantasie, perversioni, feticismi e quant’altro.

Non poteva capitare più a proposito la visione del film Kiki & i segreti del sesso decantato come provocatorio, politicamente scorretto, libero e trasgressivo. Ovviamente sono andata a vederlo per amore di sapere antropologico, assolutamente non per soddisfare le mie di perversioni e la ben nota curiosità.

Il mio commento alla fine del film è stato: «Ok, mi vado a cercare un cactus…» Tenetelo a mente.

Di seguito si farà un bel po’ di spoiler, quindi, se non volete rovinarvi la visione, NON LEGGETE.Barbie Bastarda (4)

Se dovessi definirlo, lo definirei innanzitutto “spagnoleggiante”, non mi viene altro termine. Se avete passato in rassegna, come me, tutta la filmografia di Pedro Almodóvar sapete esattamente cosa intendo, nel bene e nel male.

Riguardo ai contenuti, devo dire che mi consideravo una abbastanza avanti, sapiente in materia, relativamente esperta e poco meravigliabile. Da oggi, mi sento una santarellina, una novellina che ha tutto da imparare e Alice nel paese della vastità delle meraviglie sessuali, coi miei gusti e fantasie abbastanza comuni e banali.

O no…?

Perché questo film va a sdoganare passioni delle quali, io personalmente, ero del tutto all’oscuro, parafilie poco conosciute, per arrivare ad altre già note, tipo il piacere di farsi mingere addosso, il Pissing.

Non a caso le ho chiamate “Passioni” e non perversioni, perché penso, come sempre, che finché non si sfoci nella pedofilia o necrofilia, o in qualche altra pratica oggettivamente condannabile – per il resto – in camera da letto, ognuno sia libero di fare ciò che vuole, se si è entrambi adulti e consenzienti, ovvio. Potrò non capire certi gusti, potrò perfino riderne, ma – ripeto – ognuno fa quel che più gli aggrada. Se pensate che la perversione (nell’accezione più dispregiativa possibile) o il feticismo (idem) non abbiano a che fare con voi, ma siano appannaggio di una piccola cerchia di zozzoni deviati, sbagliate di grosso!

È fondamentale imparare che “pervertiti” lo siamo tutti e che, forse, vivere appieno le nostre fantasie e dare sfogo a tutti gli istinti, senza tabù, ci renderebbe meno frustrati, oltre che frustati, e che il vizio è proprio accanto a noi…per fortuna!

Quindi, la prossima volta che vedrete delle adepte Crudelia De Mon, ovvero, tutte le stronze patentate che conoscete, provate a pensare che siano affette da Dacrifilia, cioè si eccitano guardando il loro partner piangere. Se costui dovesse risultare un masochista – signore e signori – avremmo la coppia perfetta! E sicuramente felice e libera.

A proposito di felicità, da bambina, come Linus, non mi separavo proprio mai da un cuscinetto di raso, perché mi rilassava e dava piacere toccarlo. Avevo già capito tutto. Questa pulsione mi si è tramutata nel toccarmi ossessivamente i capelli in generale e quando sono appena lavati, in particolare. Li trovo “smooth” (non riesco a trovare un aggettivo completo equivalente in italiano, perdono) e non riesco proprio a trattenermi dal farlo.

Oggi apprendo che potrei essere una praticante dell’Efefilia, termine che indica chi riesce a godere, toccando determinate stoffe. Ecco fatto. Fin da piccola, quindi, avevo la chiave della felicità e poi mi sono lasciata distrarre. Perché crescendo vogliamo infarcire la vita coi sentimenti quando, invece, la gioia te la potrebbe dare un guanciale di raso?

Vado a riesumarlo e vi racconterò come va tra di noi…

Un’altra inclinazione illustrata nel film, viene incarnata dal marito infelice, di un’altrettanta moglie infelice – e pure un pochetto stronza –  che la riempie di sonniferi per poterla amare, una volta addormentata, attuando così la Sonnofilia.

Qualsiasi uomo medio avrebbe reagito alla di lei acidità e al divieto di farsi toccare, con un «Fanculo a te e la tua stronzaggine, vado a scoparmi qualsiasi altra cosa!» Invece lui no, ci tiene ad abbracciare e amare la moglie. La SUA donna. Non una qualsiasi. La donna che ha sposato e alla quale ha giurato eterno amore.

Perché io l’ho vista così.

Qui si potrebbe obiettare che compie queste azioni su una donna incosciente, vero. Ma io mi sono soffermata di più sull’altro aspetto: il desiderio di intimità che si prova nei confronti dell’oggetto del nostro amore. Non so voi, ma io in questo momento ho in mente qualcuno e, se potessi accarezzarlo mentre dorme, lo farei. Zitto, fermo e amami! Vedrai che ti piacerà.

Infatti, alla fine, pure la moglie stronza si addolcisce. Alimentando ancor di più il vecchio adagio che vuole le donne acide rese tali dalla carenza di Vitamina C. Mi sa che è vero.

Un’altra coppia interessante, vede lei che sta con uno figo monumentale aspettando che la chieda in moglie… Costei è corredata da ben due pulsioni particolari. La prima è la Arpaxofilia che fa provare piacere nell’essere aggrediti; la seconda è la Dendrofilia, ovvero l’eccitazione sessuale provocata dalle piante. E, niente, lì ho cominciato a ridere perché ho immaginato come ci si debba sentire rimirando un cactus di quelli alti, con sembianze falliche. Tin, tin, tin, jackpot!!

Ma il figo, che la ama, mette su pure una messinscena, una finta aggressione, per farla eccitare. Capito? Spesso ci vergogniamo di confessare i nostri difetti o debolezze, dimenticando la regola base che chi ci ama davvero, ama tutto il pacchetto, stranezze comprese.

Non solo, ma questo dimostra pure che gusti particolari potrebbero rivelarsi anche utili all’interno di una relazione, per attizzare costantemente la fiamma. Basta dirselo!

Certe volte, quello che manca in una coppia è…un’altra persona! Nel film un connubio poco soddisfacente, viene risolto con un ménage à trois su richiesta di lei e l’accondiscendenza più che entusiasta di lui. Ascoltando pure racconti di coppie che praticano con costanza lo scambismo, mi sono chiesta se questa non sia la nuova frontiera dei rapporti 3.0, l’antidoto alla routine, la ricetta per la felicità. O se vale sempre e comunque il credo monoteista che esclude l’infedeltà.

Se due persone, in accordo, hanno “bisogno” di esperire questo tipo di situazioni e, soprattutto, il coraggio di confessarselo e di affrontarlo insieme, credo che, piuttosto che un rapporto malato, vivano un rapporto libero. Libero dagli schemi prefissati, dai limiti, dai tabù imposti o autolimitanti, quindi, beati loro!

Onestamente, non so se io riuscirei a farlo, ma è pur vero che non vivo un rapporto decennale, un po’ spento.

Quello che potrei fare sicuramente è vendere perizomi indossati, per procurare piacere a qualcuno…

Qualche giorno fa, mi hanno rivelato che in Giappone esistono dei distributori automatici di mutande usate.

Premetto che non mi sono presa il disturbo di verificare se sia vero o meno, ma – visto che scene simili sono presenti nel film e che, ormai, non mi stupisco più di niente – a questo punto, mi sembra plausibile.

Quindi, sto pensando di mettere su anch’io il mio bel business di perizomi usati, risolverei un sacco di problemi. Il mio lavoro consisterebbe solamente nell’indossare biancheria pulita ogni giorno, quindi ciò che già faccio, e – in più – eliminerei lo sbattimento di lavarmi le mutande a mano perché, si sa, in lavatrice si sciattano. Vuoi per caso andare in giro con la biancheria sciatta? Se poi ti succede qualcosa e ti vedono le mutande consunte che figura ci fai? Passeresti per una barbona e per la figlia di nessuno, siamo mica matti?

Quindi utilizzerei capi nuovi ogni giorno, coi proventi di quella usata, comprerei sempre lingerie intonsa e questo appagherebbe sicuramente il mio di piacere. Perché se c’è un nome che indica il feticismo per quelli che amano la biancheria intima, io ce l’ho di sicuro.

Perciò, abbiamo appurato che – nonostante le premesse – sono potenzialmente, e in atto, una pervertita, che conservo un discreto numero di pulsioni nascoste nel cassetto delle mutande, altre che non vi sto qui a dire e altre ancora nelle quali mi sono imbattuta durante il viaggio nel paese degli interessi altrui, raccontati o incontrati.

Svariati sono stati, ad esempio, i feticisti di piedi e scarpe e io, da brava shoes addicted quale sono (aggiungere alla lista), non potevo che compiacermene.

Diversi racconti anche sul godimento dato dalle docce di pipì:

«BB lo devi per forza provare…»

«Ma non mi attira… »

«Se non l’hai mai provato, come fai a saperlo??»

«Allora, per lo stesso ragionamento, dovrei provare anche la coprofilia!!»

«Cioè??»

«La stessa cosa, solo con la cacca…»

«Ah no! Quello proprio no!»

Ecco. C’è un limite anche nelle deviazioni.

Moltissimi, quelli che amavano farsi frustare. Ora non so se sia vera la leggenda che vuole che gli uomini pubblicamente “potenti” amino la sottomissione in privato ma, di sicuro, posso garantirvi che la maggior parte di loro erano imponenti. E vedere un omone grande e grosso implorare la sculacciata e la punizione, be’, un po’ di effetto ne fa…

Uno su tutti mi chiese se potessi colpirlo ferocemente proprio “lì”. Guardai l’emblema della virilità mascula che sonnecchiava ignaro di quel che gli stava per succedere. Che mi si offriva, gratuitamente, come capro espiatorio di tutte le angherie subite da me e dalle donne in generale. Ed io, novella Lorena Bobbit nel paese del contrappasso sessuale, avevo la grandiosa opportunità di pareggiare i conti a colpi di frustino e non vedevo l’ora di vendicarmi e vendicarVi degli uomini e allora, sì, cazzo, che ti frusto! Così impari te e quelli come te!

In teoria…

Perché in pratica, un po’ la pena (è proprio il caso di dirlo) per il divin gingillo, un po’ l’egoismo che mi montò dentro, mi fece rispondere:

«No, porello, poi si fa male…» considerando – infatti – che un pene che dà pene, è un pene che non può dare gioie (a me), declinai l’invito. E mica so’ scema e neanche masochista (io no!). Tu ci godrai pure a distruggerti l’attrezzatura di piacere, ma poi io che faccio??

Se, da quella esperienza, imparai che non sempre otteniamo l’agognato Happy End, fortunatamente questo non accade in Kiki.

Noi romantiche fanciulle smielose che guardiamo il film porno auspicando al lieto fine, sperando che, in ultimo, sia finalmente lui quello che si inginocchia per chiedere la mano alla solerte donzella, possiamo essere contente, perché anche in Kiki, ci sono vari “Lieto Fine”. Anche per tutti questi zozzi e viziosi.

Allora capisci che, forse, davvero viviamo in un mondo perverso e fatto di pervertiti, o, più semplicemente, sorridi  e continui a sperare.

Perché se la stronzaggine si cura con botte di Vitamina C; se pure le corna non sono più corna, ma atti d’Amore condiviso; se fai piangere tuo marito per diletto personale, ma, alla fine, lui riesce finalmente a fecondarti; capisci che, a volte, non puoi proprio sapere da dove provenga la felicità, ma arriva. E, per quanto possiamo biasimare noi stessi, le nostre stranezze e impulsi, e vergognarcene, potremmo perfino trovare qualcuno che le accetti e accolga, anche più di noi.

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Cactus erectus. Non vi ricorda qualcosa??

Perché, se l’anello se l’è meritato una che si bagna guardando un cactus, be’, cazzo, allora ce lo meritiamo proprio tutte!

PRENDI UN UOMO, TRATTALO MALE!

In questi giorni (per non dire anni…) sto assistendo – da spettatrice, ovviamente – alla verifica empirica della sempiterna teoria del “Trattali Male”: gli uomini? Bisogna trattarli male, bisogna farli soffrire! Ci hanno scritto su pure svariati libri.Barbie Bastarda (6)

Allora…

C’è questa fanciulla che si sta divertendo a massacrare un uomo di mia conoscenza. Le scene pietose che devo vedere, concernono lei che gli dà GRATUITAMENTE delle risposte sgarbate, ma così sgarbate che io, al confronto, sono uno zuccherino e le accompagna con atteggiamenti da checca isterica con mestruo, davvero insopportabili. Giuro fa venire voglia a me di reagire. Invece lui, niente. È sempre lì pronto a scodinzolare come un cagnolino.

Dato che non è proprio la prima volta che vedo tali melodrammi, dato il proliferare e la diffusione della gattamortaggine & affini che risultano sempre vincenti, tutto questo mi fa scaturire una serie di considerazioni che voglio esternarvi, partendo dal caso in esame:

  • Lui è masochista. Ok, allora caso chiuso. Se sono felici così, buon per loro!
  • Lui la vuole avere ad ogni costo (non Lei, altro…). Mi ricordo un vecchio sketch del comico Migone – del quale, purtroppo, non trovo più traccia – in cui rappresentava un uomo infoiato alla prese con le prime uscite con una nuova ragazza. Con la manina protesa in avanti mimando la questua e ripetendo «Dammela, dammela, dammela», sottostava a tutte le richieste della nuova fiamma, con la speranza che assecondandola in tutto – finalmente – lei gliela desse. E come asserisce pure il buon G. G. Giacobbe, a un uomo arrapato si può chiedere di tutto. Ecco. Forse lui è in fase ormone “Attizzamento On”, la femminuccia in questione è perfettamente conscia di questa massima e sfrutta il momento. Alcune donne lo scordano, altre ne sono sempre consapevoli e, con la promessa di darla, riescono a far fare ai maschietti qualsiasi cosa. Ma non è mica detto che poi la diano, anzi… Comunque anche questa teoria presuppone che gli uomini siano dei totali coglioni in balìa del testosterone che è un po’ il pensiero comune, ma molti non accettano tale definizione. In questo caso specifico, però, i fatti confermano senza dubbio il postulato.
  • Lui è un buono. Non è detto che gli uomini siano tutti stronzi, alcuni sono davvero di buon cuore, anche se ci tengono a non farlo sapere in giro. Ma questo spiegherebbe l’incessante abbozzare di lui. Sopporta. Magari non vuole litigare. C’è una cosa che molti non sanno a proposito dei buoni: a un certo punto si rompono il cazzo. Eh sì, ma sul serio. Un fanculo di un buono è per sempre. Perché, avendo tollerato fino allo stremo, se chiude lo fa senza rimpianti. Quindi c’è da aspettarsi che, prima o poi, anche il lui in questione si rompa. Questo è il finale che auspico e quel giorno io sarò lì, a godermi la scena.
  • Lui se l’è meritato. Questo, onestamente, non lo so. In genere un uomo che si comporta male, sparisce come un lampo, quindi tenderei ad escluderlo. In più se incassasse per espiare la sua colpa, visti gli insulti reiterati, e che le avrà fatto per meritarsi tutto questo?? Mangiato il canarino?? Mah, mi sembra strano, ma magari mi sbaglio…
  • Ora veniamo a te, donna acida. Forse sei molto furba e, come sopra, approfitti della mancanza di lucidità maschile data dal fomento ormonale. Forse non gliela darai mai per paura che lui dopo scopra che, oltre quella, non hai null’altro da offrire. Forse neanche una massiccia dose di Vitamina C ti farebbe addolcire. Non lo so, non so davvero quale sia il tuo problema, ma pare che – ahimè – funzioni…

 

Per aggravare ulteriormente il quadro generale, devo aggiungere che, nove volte su dieci, la iena scassamembri è decisamente poco attraente (e sono gentile…) e qui la questione si fa ancora più complessa.

Barbie Bastarda (1)A  tal uopo, mi sovvengono le parole di uno dei miei mentori preferiti, il quale asseriva che: “Le brutte hanno l’acidità preventiva”. Che vuol dire? «Se ci sono una ragazza bella e una brutta e tu ti avvicini loro per approcciare, la brutta sarà sempre quella più sgarbata, perché prevenuta. Penserà che tanto non sei interessato a lei, ma alla bella, e sarà preventivamente acida…»

Quindi se gli uomini amano farsi trattare male, la torturatrice sarà per forza brutta!

Ma allora è vero che gli uomini preferiscono le stronze??

Se tutto questo fosse vero – come sembra – sarebbe finalmente palese il perché, allora, con gli uomini io non abbia mai capito nulla! Mai stata una rompipalle.

Mi ferisce molto quando qualcuno mi dice: «Tu odi gli uomini…» in realtà non è per niente così, anzi!

Uno dei miei motti è “Non fare agli altri quello che non vorresti fosse fatto a te” e siccome detesto chi rompe, sono la prima a non farlo.

Vuoi uscire da solo? Esci, così esco pure io. Non vuoi che ti stia addosso? Va benissimo, pure io odio i cerotti. Coltivi i tuoi interessi? Perfetto, io ho i miei… e così via.

Ho sbagliato tutto.

Vedo la vita di coppia un’oasi di pace nella quale rifugiarsi a dispetto del mondo infame, un nido d’Amore tranquillo e libero, un punto di incontro di due anime che si scelgono in armonia.

Invece no, gli uomini si aspettano che tu rompa le palle costantemente, perché, se non lo fai, forse pensano che tu non sia abbastanza interessata. Ho sbagliato tutto.

Se non sei cronicamente incazzata, forse credono che ci sia qualcosa che non vada in te.

Ho sbagliato tutto.

Non solo gli uomini credono nell’equazione “più urla, più ci tiene”, ma sono portati a pensare che visto che sono accomodante, sia concesso farmi/dirmi tutto. Pensiero sbagliato.

Avete presente quel che ho detto più sopra a proposito del VAFFA dei buoni tolleranti? Ecco. Precisamente quello.

Ho sempre pensato che un legame dovesse essere sereno, felice, senza stress. Ho sbagliato tutto.

E, visto che questo finora non è stato apprezzato, ho deciso che cambierà tutto.

Quindi sappiate che, al prossimo che mi capita, propinerò tutte le rotture di maroni che ho sempre lesinato.

Ho fatto una piccola lista come promemoria – tanto per cominciare – ma accetto suggerimenti da stronze patentate per migliorarla e arrivare, finalmente, ad una completa mortificazione del maschio alfa.

 

  • Non uscirai con nessuno all’infuori di me;
  • In qualsiasi posto tu debba andare, io ti seguirò;
  • Se mentirai, saranno guai;
  • Se rimani a casa, mi devi mandare la posizione gps in modo che abbia la certezza che non stai mentendo;
  • Scordati calcetto, palestra, squash e lo stadio. Non li vedrai mai più!
  • Su Facebook dobbiamo assolutamente creare un profilo in comune che gestirò solo IO!
  • Per strada, sguardo fisso a terra e guai a guardare un’altra!
  • A parte tua madre, tua sorella ed eventuali figlie, non ti è concesso frequentare alcun esponente del sesso femminile. No, neanche le parenti. Le cugine sono le più pericolose…
  • Io, invece, posso uscire con chi voglio. Se non lo accetti vuol dire che non ti fidi di me e non mi ami abbastanza.
  • Preparati a ricevere sistematicamente rispostacce, perché – in qualche modo – te le meriti;
  • Non mi puoi mai lasciare da sola perché non sono in grado di affrontare il mondo, quindi preparati a tour di Ikea, H&M e Kiko. Non ti dovrai MAI lamentare;
  • Se sono stanca, non usciamo. Se tu sei stanco, usciamo perché io lo voglio!
  • I tuoi amici sono degli idioti, è bene non frequentarli;
  • Se ami me, devi amare e frequentare anche le mie amiche;
  • Scordati dei tuoi, ma ogni sera saremo a cena dai miei;
  • Ah, lo so che sei abituato a vedermi sempre curata, truccata, in perenne tacco dodici, ma ormai ti ho accalappiato, quindi, benvenute felpone antistupro in pile! E non voglio sentire lamentele, perché sennò vuol dire che guardi solo il mio aspetto fisico!!Barbie Bastarda (11)

Aaahhh! – Sospiro commosso – Quanto saremo felici io e te insieme!!

Porello, già mi fa pena… Ma sicuramente a lui piacerà!

 

PS: Gli elementi della lista sono drammaticamente REALI, ovvero ripresi da scene quotidiane che vedo in giro. Solo per il fatto di non essere così, penso che mi sarei dovuta meritare svariate candidature a diventare il Signor BB. Ma ormai è troppo tardi, avete perso il treno, da oggi sarò ancora più Bastarda. Amen.