CIRCONDATI DI PERSONE MIGLIORI DI TE…

«BB, circondati sempre di persone migliori di te…» confesso che, quando mi è stato rivolto questo consiglio, non ci ho badato più di tanto. L’ho trattato come uno dei tanti suggerimenti che ci vengono regalati da chicchessia, gratuitamente, ogni giorno, perché chiunque si sente in diritto/dovere di aiutarti a vivere la tua vita. «Circondati di persone migliori di te…» mi sono state anche argomentate le ragioni, molto, molto bene. Però, niente. Questa frase mi è apparentemente scivolata addosso. O non ero pronta a recepirla.

Perché dopo è successo qualcosa: quelle parole hanno iniziato a lavorarmi dentro, risuonavano nella mia testa come un mantra e mi sono sovvenuti anche i motivi per i quali avrei dovuto farlo:

«Le persone sono degli specchi, se frequenti qualcuno per un determinato lasso di tempo, inizierai ad agire e ad essere come lui. È inevitabile, naturale, per questo devi sempre circondarti di persone migliori di te».375368_10151050321035584_443060970583_22115426_857456637_n

Detta in questo modo, non sembrerebbe per niente semplice. Innanzitutto bisogna fare un grosso dispetto al nostro ego per riconoscere che ci sono individui che ci superano in qualcosa: intelletto, cultura, dialettica, simpatia, umanità, qualsiasi ambito. QUALCUNO È SUPERIORE A NOI. Cavolo.

Tendiamo a sceglierci situazioni nelle quali possiamo primeggiare, per compiacere la nostra autostima e ignorare le nostre lacune. È troppo facile così e di sicuro non è la strada per crescere, imparare ed eccellere davvero.

«Circondati di persone migliori di te.  Assorbi più che puoi, evolvi, rifuggi tutto ciò che ti abbrutisca. Diffida dai boriosi saccenti: non sapranno insegnarti nulla, perché troppo presi dall’essere fintamente onniscienti. Coloro che trasudano tracotanza difficilmente diffondono sostanza. Gli insegnanti migliori che incontrerai nel tuo cammino, saranno quelli inconsapevoli di esserlo, chi, naturalmente, con il proprio comportamento, carattere e le proprie azioni, dimostra di possedere qualità morali e spirituali superiori. Vuoi anelare al cambiamento, progredire, elevarti? Circondati sempre di persone migliori di te…»

Poi ho pensato a come avessi condotto, fino a quel momento, la mia vita e, incredibilmente, mi sono accorta di aver sempre messo in pratica quelle parole. Il parametro che utilizzo è: «Cosa porta questo individuo nella mia esistenza?»

Non so se vi capita lo stesso, ma certe persone mi fanno sentire bene. Basta la loro presenza, una parola, un sorriso, mi riempiono, mettono di buon umore e non so spiegarne il motivo. Hanno un’influenza positiva sulla mia realtà. Anche se le vedo poco, ci parlo ancora meno o frequento di rado, mi fanno stare BENE.

Viceversa, provo un fastidio fisico di fronte a certi individui e – anche qui – non so spiegarvelo, ma è come se venissi contaminata dalla bassezza interiore. Rifuggo istantaneamente questa gente.

Forse è vero che le anime si riconoscono prima che lo faccia la razionalità, o che certe ci compaiano davanti proprio quando ne abbiamo bisogno, ma accade. Accade ogni giorno, però bisogna saperle prima riconoscere e poi seguire.

«Cosa APporta questo individuo nella mia esistenza?»

Diffido – senza concedere il beneficio del dubbio – di chi sorride poco, di chi non sa ridere di sé, di chi si prende sempre troppo sul serio, di chi non gioisce degli altrui successi, di chi non conosce l’umiltà e l’uso di tre espressioni fondamentali: «Grazie», «Scusa»  e «Non lo so».

Allo stesso modo, evito chi si trattiene, a qualsiasi livello, sia nell’esternare affetto o semplicemente umanità. Chi è parco di parole per disinteresse, non per pudore d’animo. E, al contrario, chi riempie la bocca di vocaboli vuoti, ma poco il cuore di azioni. Chi compete sempre, chi cerca di ostacolare il miglioramento altrui, chi, potendo, non aiuta, chi s’accompagna solo ad alterigia, superbia ed ipocrisia, chi non è disposto a condividere, idee, esperienza, per paura del giudizio o di perdere la propria supremazia.

Chi tratta il tuo tempo e la tua mente come un postribolo atto solo a raccogliere lamentele, critiche, malumori e frustrazioni. E che, al contrario, si dimentica di te quando va tutto bene.

Chi non fa e giudica chi invece ha il coraggio di fare, chi denigra costantemente il lavoro altrui, chi non è prodigo di complimenti ed altruismo, malcelando un’invidia profonda dettata dal desiderio di predominare.

1Parimenti, allontano il finto buonismo – dannoso più della cattiveria sincera – di chi finge di essere amico di tutti, di accettare ogni cosa, non punta i piedi, non si ribella e non manifesta apertamente disagio.

Viceversa evito chi si lagna continuamente di tutto e tutti, chi ha bisogno di sminuire gli altri ed elogiare sempre se stesso. Le persone piccole che non fanno altro che raccontarti quanto siano grandi, in un incessante «Ioioioioio» decantatore di prodezze che, spesso, vedono solo loro…

Riconosco e bandisco la pericolosa cattiveria degli infelici, che – sebbene mi provochi una certa compassione – danneggia qualsiasi cosa e persona le capiti davanti e, purtroppo, se ne compiace. Chi vive nel mors tua vita mea, non provando mai empatia o solidarietà.

Sii sempre affamato di miglioramento e non cedere alle grettezze dell’anima e di soggetti tali che possano contaminarti…

Guardati intorno, scegli con cura gli insegnanti, impara più che puoi, e se senti che persone, ambienti o situazioni non contribuiscono più alla tua crescita, bensì la limitano, la ostacolano o ti creano sofferenza, abbi sempre il coraggio di allontanarli.

È vero che “i rami secchi cadono da soli”, ma, ogni tanto, una bella potatina non guasta…

Forse rimaniamo delusi dalle persone quando ci accorgiamo di averle sopravvalutate, di non avere nulla da imparare da loro e che non sono superiori come credevamo, ma al contempo non hanno né l’umiltà né la predisposizione ad imparare da noi. Forse le avevamo investite di un´identità che non è la loro, idealizzate ed è per questo che poi ci deludono.

Non prendertela, a volte alcuni individui non sono semplicemente in grado di recepire o impartire insegnamenti, magari hanno incrociato la nostra vita quando non era tempo o magari – quando e se sarà il momento – li ritroverai sul tuo cammino come allievi pronti a ricevere o maestri vogliosi di insegnare. Ma non mancheranno anime superiori dalle quali apprendere e attingere, mai. Basta saperle riconoscere ed avere l’umiltà e il coraggio di seguirle.

Da qualche essere ho appreso il dono dell’ironia dissacrante e demonizzante e – sopra ogni altra cosa – quello dell’autoironia che ha ucciso per sempre la suscettibilità che mi causava sofferenza.

C’è chi mi ha insegnato ad essere gentile con chiunque, per quanto possibile, e fintanto che la gentilezza non venga scambiata per stupidità, arrivando al mero sfruttamento.

Soprattutto ringrazio quanti mi hanno mostrato come sia indispensabile coltivare un sano egoismo, spesso additato e denigrato. Sbagliate: l’amor di sé DEVE essere alla base della nostra esistenza e DOBBIAMO coltivarlo, nutrirlo e difenderlo in tutti i modi che conosciamo.

Potrei fare una lista molto, molto lunga di meteore che sono passate nella mia vita, ma delle quali ricordo ogni singola parola . Ne potrei fare una eguale di quelle transitate e poi allontanate che mi hanno lasciato solo disillusione.

Grazie ad ognuno di voi.images

Si dice che ogni persona ci lasci qualcosa, non credo sia sempre vero. Credo, piuttosto, nel lasciare andare chi non è in grado di lasciare né di apprendere nulla, ma anche questi ci insegnano che forse noi siamo molto meglio di quel che credevamo…

Ogni volta che qualcuno mi stringe la mano per presentarsi, sorrido, annuncio il mio nome e penso mentalmente: «Spero davvero che tu sia migliore di me…»

 

 

«Alla fine tre cose contano:

quanto hai amato, come gentilmente hai vissuto

e con quanta grazia hai lasciato andare cose non destinate a te»

Proverbio Buddhista

 

 

 

A VOI, che siete migliori di me… 😉

Dillo a BB!